Attualità
Ammorbidente prodotto nella ex Jugoslavia ritrovato sulla spiaggia biscegliese, il disappunto dell'azienda
La scoperta dei volontari di un'associazione nel corso di una pulizia alle Grotte di Ripalta
Mondo - venerdì 5 giugno 2020
11.48
Il nome sull'etichetta, tutt'altro che familiare, è balzato agli occhi dei volontari dell'organizzazione no profit 3 place nel corso di uno dei tanti interventi di pulizia delle spiagge, nella fattispecie nelle vicinanze delle Grotte di Ripalta di Bisceglie, avvenuto martedì 2 giugno. Un flacone di ammorbidente super concentrato con indicazioni in lingua inglese. È stata sufficiente qualche ricerca sul web per risalire alla provenienza: "Violeta" è il marchio leader nella produzione di detersivi e ammorbidenti in tutta l'area dell'ex Jugoslavia ma non ha mai fatto il suo debutto sul mercato italiano, peraltro molto saturo nel comparto.
L'azienda è nata nel 2002 a Grude, in Bosnia-Erzegovina, sede di due stabilimenti mentre un terzo è collocato a Sveti Ivan Zelina, a pochi chilometri della capitale croata Zagabria. I dipendenti di Violeta sono oltre mille tra produzione, logistica e rappresentanza (con esclusiva, tra le altre, su Ferrero e Barilla). «Ringraziamo gli amici italiani per le informazioni ricevute» hanno affermato i responsabili, contattati da BisceglieViva. «Siamo lieti di apprendere che in Puglia l'attenzione verso la protezione dell'ambiente è molto alta che si compiano azioni di pulizia della spiaggia. Pensiamo che sia molto importante mostrare rispetto per la natura con il nostro esempio» hanno aggiunto.
L'episodio ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, il bisogno di un'azione sinergica tra le due sponde per la tutela di quel tesoro comune che è lo Jadransko More, ovvero il Mare Adriatico. «Violeta si preoccupa davvero di ridurre l'inquinamento e cerchiamo anche di educare i nostri clienti sull'importanza di preservare l'ambiente. Proprio quest'anno abbiamo lanciato un prodotto speciale, la carta igienica Dual Purpose, con la quale vogliamo sensibilizzare ulteriormente le persone a riciclare e non gettare gli imballaggi se non in contenitori designati».
L'accaduto è purtroppo un segnale significativo della generale necessità di un contrasto concreto all'inquinamento. Venerdì 5 giugno è peraltro la Giornata mondiale dell'ambiente: «Tanta la plastica raccolta. Questo deve farci riflettere: lottiamo tutti per la salvaguardia del nostro pianeta, non solo a parole ma coi fatti» hanno sottolineato i responsabili dell'associazione andriese 3 place. «Non è la prima volta che ci capita di trovare, durante le operazioni di pulizia sulle spiagge - e non solo - prodotti provenienti dall'Europa orientale» ha aggiunto il presidente Riccardo Moschetta. «È il segno di quanto sia indispensabile insistere nello smuovere le coscienze, da una parte e dall'altra dell'Adriatico. La nostra attività di persuasione proseguirà con rinnovato vigore».
L'azienda è nata nel 2002 a Grude, in Bosnia-Erzegovina, sede di due stabilimenti mentre un terzo è collocato a Sveti Ivan Zelina, a pochi chilometri della capitale croata Zagabria. I dipendenti di Violeta sono oltre mille tra produzione, logistica e rappresentanza (con esclusiva, tra le altre, su Ferrero e Barilla). «Ringraziamo gli amici italiani per le informazioni ricevute» hanno affermato i responsabili, contattati da BisceglieViva. «Siamo lieti di apprendere che in Puglia l'attenzione verso la protezione dell'ambiente è molto alta che si compiano azioni di pulizia della spiaggia. Pensiamo che sia molto importante mostrare rispetto per la natura con il nostro esempio» hanno aggiunto.
L'episodio ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, il bisogno di un'azione sinergica tra le due sponde per la tutela di quel tesoro comune che è lo Jadransko More, ovvero il Mare Adriatico. «Violeta si preoccupa davvero di ridurre l'inquinamento e cerchiamo anche di educare i nostri clienti sull'importanza di preservare l'ambiente. Proprio quest'anno abbiamo lanciato un prodotto speciale, la carta igienica Dual Purpose, con la quale vogliamo sensibilizzare ulteriormente le persone a riciclare e non gettare gli imballaggi se non in contenitori designati».
L'accaduto è purtroppo un segnale significativo della generale necessità di un contrasto concreto all'inquinamento. Venerdì 5 giugno è peraltro la Giornata mondiale dell'ambiente: «Tanta la plastica raccolta. Questo deve farci riflettere: lottiamo tutti per la salvaguardia del nostro pianeta, non solo a parole ma coi fatti» hanno sottolineato i responsabili dell'associazione andriese 3 place. «Non è la prima volta che ci capita di trovare, durante le operazioni di pulizia sulle spiagge - e non solo - prodotti provenienti dall'Europa orientale» ha aggiunto il presidente Riccardo Moschetta. «È il segno di quanto sia indispensabile insistere nello smuovere le coscienze, da una parte e dall'altra dell'Adriatico. La nostra attività di persuasione proseguirà con rinnovato vigore».