Un pediatra sul web
Un'estate... effervescente
Rubrica di pediatria a cura del dottor Antonio Marzano - pediatra di famiglia
martedì 3 settembre 2019
11.16
Tutte le volte che vedevo Madia entrare in studio, prima non riuscivo a tenere la lingua a freno; dopo, constatata l'assoluta impossibilità di un cambiamento del suo stile di vita, mi sono limitato a guardarla in modo turbato. Mi sono detto che anche quello sguardo, avrebbe potuto essere percepito come scorretto e ho quindi deciso di non lasciare trasparire più nulla.
Qualche settimana fa, Madia è arrivata in studio con la mamma. Il suo aspetto era giocondo, la salute florida.. Il peso sempre da obesa felice. «Dottore, Madia va sempre a fare pipì, dico molte volte al giorno» mi ha riferito la mamma. «Certo che fa caldo, ma beve anche tanto, molto di più rispetto a qualche settimana fa...».
Conclusione di un pediatra di famiglia e un invito ai genitori: fermo restando che non tutti i bambini obesi sviluppano il diabete 1, se un bambino viaggia ben oltre il 97° percentile di peso, è bene che i genitori si impegnino per lui.
Eleonora è una giovane mamma che ho seguito da bambina.
Poi è convolata a giuste nozze e a distanza di tre anni ha avuto due splendide bambine, simpatiche, sorridenti, sempre corrette.
Eleonora, una sera in studio, mi disse, felice, che aspettava un bambino. Dopo nove mesi nacque Gigino. Con la mamma abbiamo fatto tutte le visite filtro fino al 24° mese nonché il Boel test al nono mese. Tutto procedeva bene. Fino a quando la scorsa settimana, Eleonora è arrivata in studio trafelata e ha iniziato a parlare con un tono che mi ha preoccupato. E poiché parlava di Gigino, ho fissato lo sguardo su di lui, ho fatto cenno alla mamma di provare a tenere la bocca chiusa, e sì che mi sono reso conto che Eleonora aveva proprio ragione: Gigino, nonostante fossero trascorsi non molti giorni dal bilancio di salute dei due anni, mi ha dato l'impressione nell'osservarlo, nel chiamarlo, nel prenderlo in braccio, nel cercare di richiamare la sua attenzione, nel porgergli un oggetto a lui caro, che fosse fosse salito su di un treno e si stesse lentamente allontanando da noi.
Eleonora era scossa, preoccupata, ho fatto delle telefonate, le ho dato dei recapiti telefonici e nomi di specialisti. Poi ha esclamato: «Ma com'è possibile?» Le ho solo detto che insieme a tutti dico tutti i colleghi, ci impegneremo a fermare il treno e a farlo scendere per riportarlo a casa. Il disturbo da spettro autistico arriva così. Non sappiamo né come né perché.
Ada é una mamma atopica, il marito Silvano anche. Hanno due figli: Nicolino e Lucianello.
Quando arriva l'estate se per i genitori é un problema, per i due bambini lo è ancora di più.
Quan che giorno fa é arrivata lei Ada con Nicolino e Lucianello.
Lei non ha detto niente, io ho preferito tacere. I bambini sono saliti sul lettino e ho visto i loro corpicini letteralmente invasi da punture di zanzare con pomfi severi, accompagnati da lesioni da grattamento che erano esitate in poche ore in impetigine.
Ada ha continuato a tacere, io dopo la prescrizione le ho solo detto: «Non è la prima volta, vero?»
«Già, ma mai come questa volta» mi ha risposto. Poi, con un sussulto di stizza, si è girata, si è sollevata la lunga gonna e mi si è presentato davanti uno spettacolo penoso: ho contato non meno di trenta pomfi sulle gambe.
«Viva l'estate» ha esclamato. Ha afferrato i bambini ed è andata via.
Qualche settimana fa, Madia è arrivata in studio con la mamma. Il suo aspetto era giocondo, la salute florida.. Il peso sempre da obesa felice. «Dottore, Madia va sempre a fare pipì, dico molte volte al giorno» mi ha riferito la mamma. «Certo che fa caldo, ma beve anche tanto, molto di più rispetto a qualche settimana fa...».
Conclusione di un pediatra di famiglia e un invito ai genitori: fermo restando che non tutti i bambini obesi sviluppano il diabete 1, se un bambino viaggia ben oltre il 97° percentile di peso, è bene che i genitori si impegnino per lui.
Eleonora è una giovane mamma che ho seguito da bambina.
Poi è convolata a giuste nozze e a distanza di tre anni ha avuto due splendide bambine, simpatiche, sorridenti, sempre corrette.
Eleonora, una sera in studio, mi disse, felice, che aspettava un bambino. Dopo nove mesi nacque Gigino. Con la mamma abbiamo fatto tutte le visite filtro fino al 24° mese nonché il Boel test al nono mese. Tutto procedeva bene. Fino a quando la scorsa settimana, Eleonora è arrivata in studio trafelata e ha iniziato a parlare con un tono che mi ha preoccupato. E poiché parlava di Gigino, ho fissato lo sguardo su di lui, ho fatto cenno alla mamma di provare a tenere la bocca chiusa, e sì che mi sono reso conto che Eleonora aveva proprio ragione: Gigino, nonostante fossero trascorsi non molti giorni dal bilancio di salute dei due anni, mi ha dato l'impressione nell'osservarlo, nel chiamarlo, nel prenderlo in braccio, nel cercare di richiamare la sua attenzione, nel porgergli un oggetto a lui caro, che fosse fosse salito su di un treno e si stesse lentamente allontanando da noi.
Eleonora era scossa, preoccupata, ho fatto delle telefonate, le ho dato dei recapiti telefonici e nomi di specialisti. Poi ha esclamato: «Ma com'è possibile?» Le ho solo detto che insieme a tutti dico tutti i colleghi, ci impegneremo a fermare il treno e a farlo scendere per riportarlo a casa. Il disturbo da spettro autistico arriva così. Non sappiamo né come né perché.
Ada é una mamma atopica, il marito Silvano anche. Hanno due figli: Nicolino e Lucianello.
Quando arriva l'estate se per i genitori é un problema, per i due bambini lo è ancora di più.
Quan che giorno fa é arrivata lei Ada con Nicolino e Lucianello.
Lei non ha detto niente, io ho preferito tacere. I bambini sono saliti sul lettino e ho visto i loro corpicini letteralmente invasi da punture di zanzare con pomfi severi, accompagnati da lesioni da grattamento che erano esitate in poche ore in impetigine.
Ada ha continuato a tacere, io dopo la prescrizione le ho solo detto: «Non è la prima volta, vero?»
«Già, ma mai come questa volta» mi ha risposto. Poi, con un sussulto di stizza, si è girata, si è sollevata la lunga gonna e mi si è presentato davanti uno spettacolo penoso: ho contato non meno di trenta pomfi sulle gambe.
«Viva l'estate» ha esclamato. Ha afferrato i bambini ed è andata via.