Le ragnatele di Ersilia
Maggio se ne va
Rubrica di cultura e società
domenica 23 maggio 2021
11.41
Maggio è il mese delle rose, delle mamme e della speranza. Il mese dei profumi intensi che esplodono a più non posso.
Chi nasce a maggio, come mio figlio, ha la gioia nel cuore, la luce calda del sole a mezzogiorno, la brezza lieve del mare calmo, la voglia di sentire quanto è bello nascere ancora una volta.
Maggio dovrebbe durare più a lungo, più di un mese qualsiasi; è la via di mezzo tra il grigio intenso delle giornate d'autunno e il rosso incandescente dei pomeriggi d'agosto quando il sudore ti toglie il sonno e anche il respiro.
Le rose sbocciano a maggio. Avete mai visto un giardino di rose? Io sì, ne ho visto uno bellissimo, antico, circondato da muri di pietra che proteggono i petali dal vento che viene dal mare. È un giardino fatto per pensare e farsi coccolare quando tutt'intorno è solo un fastidioso rumore che martella la mente e non ti fa dormire. Le cose belle, che danno emozioni, vanno racchiuse e preservate ed è per questo che sono nati i giardini privati, musei della natura dove custodire il fiore più bello da donare con amore.
In quel giardino c'è un'anfora di terracotta di colore nero, molto grande, che sembra contenere il segreto di tanta bellezza, testimonia un tempo lontano, un passato che non si è perduto e che emana ancora fragranze che sanno di terra e di mare.
Questo giardino ha un cancello e quando lo apri ti sembra di entrare in una chiesa e, come accade nei luoghi di preghiera, osservi il silenzio e ti siedi su di una panca e porti rispetto per tutto il tempo.
Quest'anno i giardini di maggio sono carichi di speranza e sono addobbati a festa perché hanno atteso tanto il risveglio dopo che il tempo aveva sospeso le sue fatiche.
«Maggio se ne va, avanz 'o pede» dice una canzone. Non voltarti, cammina e fai presto perché c'è tanto da fare ed è inutile affannarsi e pensare al peggio. Fai presto, non fermarti!
Chi nasce a maggio, come mio figlio, ha la gioia nel cuore, la luce calda del sole a mezzogiorno, la brezza lieve del mare calmo, la voglia di sentire quanto è bello nascere ancora una volta.
Maggio dovrebbe durare più a lungo, più di un mese qualsiasi; è la via di mezzo tra il grigio intenso delle giornate d'autunno e il rosso incandescente dei pomeriggi d'agosto quando il sudore ti toglie il sonno e anche il respiro.
Le rose sbocciano a maggio. Avete mai visto un giardino di rose? Io sì, ne ho visto uno bellissimo, antico, circondato da muri di pietra che proteggono i petali dal vento che viene dal mare. È un giardino fatto per pensare e farsi coccolare quando tutt'intorno è solo un fastidioso rumore che martella la mente e non ti fa dormire. Le cose belle, che danno emozioni, vanno racchiuse e preservate ed è per questo che sono nati i giardini privati, musei della natura dove custodire il fiore più bello da donare con amore.
In quel giardino c'è un'anfora di terracotta di colore nero, molto grande, che sembra contenere il segreto di tanta bellezza, testimonia un tempo lontano, un passato che non si è perduto e che emana ancora fragranze che sanno di terra e di mare.
Questo giardino ha un cancello e quando lo apri ti sembra di entrare in una chiesa e, come accade nei luoghi di preghiera, osservi il silenzio e ti siedi su di una panca e porti rispetto per tutto il tempo.
Quest'anno i giardini di maggio sono carichi di speranza e sono addobbati a festa perché hanno atteso tanto il risveglio dopo che il tempo aveva sospeso le sue fatiche.
«Maggio se ne va, avanz 'o pede» dice una canzone. Non voltarti, cammina e fai presto perché c'è tanto da fare ed è inutile affannarsi e pensare al peggio. Fai presto, non fermarti!